Canepina, sagra della Castagna. Se volete trascorrere una bella domenica con i bambini tra buon cibo, cantine, esibizioni di sbandieratori, sfilate in costume d’epoca, giochi per bambini e caldarroste a volontà non potete non visitare Canepina in queste giornate dedicate proprio alla sagra della castagna che è il prodotto tipico del luogo.
Canepina è un Comune di circa 3.000 abitanti, situato nel Lazio a circa 13 Km da Viterbo, sui monti Cimini, raggiungibile dal Capoluogo tramite la strada provinciale 1 “Cimina”. Per arrivare a Canepina in questi giorni di festa, vi consiglio di utilizzare la navetta messa a disposizione dal Comune.
Curiosità: vecchi racconti attestano al passaggio a Canepina di Dante Alighieri che sembra si sia ispirato a questa zona per la scrittura del primo Canto della Divina Commedia, (la Selva Oscura).
Il nome Canepina sembra derivi dalla Canapa, infatti nell’antichità il territorio era ricoperto da piantaggioni di Canapa. Immerso tra le colline e circondato da castagneti, ma anche uliveti e noccioleti, regala a chi lo visita la magia ed il profumo del Medioevo.
Canepina, sagra della castagna
Man mano che ci si avvicina al paese si può notare la torre del Castello degli Anguillara ed il Campanile della chiesa che spiccano tra i tetti delle case colorate e non, dal profumo antico. Sui marciapiedi qualche riccio ed alcune castagne che rotolano giù dalle colline ricoperte dal alberi di castagno. Avvicinandosi al Centro Storico di inizia ad intravedere le viuzze ricoperte da sampietrini e si può sentire l’odore dei primi fuochi accesi per la cottura delle castagne e della carne alla brace. La via principale del centro storico è quella più ricca di antiche Cantine particolari dove poter mangiare, solitamente i menù si possono trovare fuori dalla porta del locale. Di tanto in tanto si vedono dei piccoli fuochi per la cottura delle caldarroste e bancarelle di prodotti tipici della Tuscia a Km 0 come olio, castagne, noci ma anche marmellate e confetture varie, liquori, ciambelline, biscotti e pane, rigorosamente fatti con prodotti del luogo da abili massaie o fornai che per l’occasione preparano a mano anche Maccheroni ed i Ceciliani , la pasta tipica Canepinese. Si possono trovare apicoltori che vendono il loro miele di vari gusti, vini, dolci e pane fatti con la farina di castagne; artigiani e una bella mostra di statue di legno e quadri.
Canepina, sagra della castagna
Intorno alle 16.00 vengo richiamata dal suono dei tamburi che accompagnano abili sbandieratori di Viterbo e figuranti con vestiti d’epoca che percorrono tutto il paese fino alla piazza principale per il grande spettacolo. Al termine dello spettacolo delle sbandieratrici vengono immediatamente costruiti i focolai per cuocere le caldarroste, tre grandi griglie piene di castagne si riscaldano e cuociono sopra ai fuochi alimentati da una legna scoppiettante.Bambini che intorno ai fuochi, con i cartocci in mano, aspettano ansiosi le loro castagne calde, il tutto animato da un complessino che canta e suona sul palco e fa ballare un gruppo di persone che si divertono in quest’aria di festa autunnale.
Prima di lasciare Canepina ci fermiamo ad un banco di prodotti tipici del luogo per acquistare le castagne e fare gli ultimi assaggini. Abbiamo gradito molto un formaggio semi stagionato fatto con il succo di pera che con il suo profumo e sapore ricorda il frutto stesso. già lo gusto su una bella bruschetta con sopra una colata di miele e dei gherigli di noci, buonissimo, non vedo l’ora di prepararlo a casa per ricordare questa magnifica giornata di inizio Autunno trascorsa tra balli, buon cibo ed amici.
Noi abbiamo mangiato divinamente e per una modica cifra alla cantina Corona.
I prodotti che ho maggiormente gradito durante la passeggiata tra le vie del paese cono il Formaggio di Pere, i Maccheroni Canepinesi, il Pane Dolce alle Castagne, i Tozzetti e biscotti al cioccolato, dei Biscottini all’Arancia con una storia (la storia è proprio quella del forno che li produce), le ciambelline con l’anice della cantina, salumi fatti con carne di cinghiale e le spettacolari caldarroste.
Abbiamo visitato anche il Museo delle Tradizioni Popolari situato nell’ex Convento dei Carmelitani, vicino alla deliziosa chiesa di S. Michele Arcangelo, che ospita innumerevoli oggetti e macchinari per l’agricoltura delle epoche passate.
La salita con la scalinata adiacente alla Chiesa Collegiata Santa Maria Assunta, che è la chiesa principale del paese e si trova nel centro storico subito dopo l’arco, ci ha condotto fino al Castello degli Anguillara e salendo sulla torretta abbiamo potuto ammirare un paesaggio spettacolare di Canepina e della vallata che lo ospita. Per questo ed altro vi aspetto con un nuovo post sul Borgo di Canepina per la mia Rubrica Mondo Borgo.
Questa festività si ripete tutti gli anni nel mese di ottobre, per ulteriori informazioni contattate il sito del Comune di Canepina. http://www.comune.canepina.vt.it/