Una passeggiata a Moena, la Fata delle Dolomiti, per scoprire un paese colorato, mondano con delle tradizioni, leggende e molto altro.
Moena è un paese di 2.700 abitanti tra la Val di Fiemme e la Val di Fassa. E’ circondato dai grandi gruppi delle Dolomiti, il Sella, il Catinaccio e Latemar. Grande centro sciistico in inverno proprio per le innumerevoli piste da sci presenti tra il Passo San Pellegrino e l’Alpe Luisa, in estate si trasforma in un angolo di paradiso per la tranquillità che si respira nei suoi grandi prati da pascoli. Entra a far parte delle Alpine Pearis nel 2011, una delle 24 migliori località turistiche montane in Europa.
Moena, il cui nome in Latino significa Palude, terreno umido, proprio perché quì prima cera un lago, come testimonia lo stemma comunale con il Barcaiolo. Viene denominata la Fata delle Dolomiti per lo scenario che si presenta ai suoi visitatori, le rocce delle montagne che la circondano si accendono e prendono il tipico colore rosa con la luce del sole.
LEGGENDA SUL ROSA DELLE ROCCE
La leggenda narra di un popolo di nani che viveva tra le rocce del Catinaccio tanti anni fa. Il re di questo popolo, Re Laurino aveva un magnifico giardino di rose che attirarono un principe, il principe del Latemar. Questo principe si innamorò della figlia del re e decise di rapirla per farne la sua sposa. Laurino disperato maledì tutti i fiori e ordinò che le rose non fiorissero più né notte né giorno, ma si dimentico del tramonto e dell’alba. Così ancora oggi, in quei momenti, le rocce si tingono del rosso delle rose.
UNA PASSEGGIATA A MOENA, AL FATA DELLE DOLOMITI
Questa passeggiata alla scoperta di Moena l’ho fatta tutta soletta perché i miei famigliari, amanti dello sci, stavano ancora sulle piste. Ho visitato prima il lago di Carezza di cui vi parlerò presto. Sono arrivata nel pomeriggio ed ho parcheggiato l’automobile al grande parcheggio a pagamento, segnalato, vicino all’ufficio turistico. Appena arrivata sul ponte per attraversare il fiume Avisio la cosa che ha attirato la mia attenzione è la grande fontana di ghiaccio al centro del fiume e delle bellissime paperelle che nuotavano tranquille nel fiume. La via centrale di Moena è piena di negozi di ogni genere e subito dopo un parco con dei bellissimo orsi di peluche giganti attira la mia attenzione. Vicino al parco un pontile di legno coperto, la mia passione, che conduce al lungofiume che decido di percorrere e da qui arrivo ad un’altro ponte, per attraversare di nuovo il fiume, che mi condurrà in una delle due grandi piazze di Moena. Da sopra al ponte mi rendo conto che la fontana di ghiaccio che avevo visto nel fiume, al suo interno ha due orsi. Arrivo a Piazza Ramon circondata da edifici storici e al centro un’enorme scultura di ghiaccio di tre orsi, la scritta Moena e la statua di un soldato. Nella piazza si trova ancora la casa di legno di Babbo Natale e degli alberi di Natale ancora decorati. Nel guardarmi intorno, la cosa che risalta ai miei occhi sono le montagne illuminate dal sole che assumono il caratteristico colore rosa delle Dolomiti. Poco distante dalla piazza si trova Tabìa Janac, un edificio del ‘700 in mattoni e legno che ha appesi al suo esterno gli attrezzi del contadino e di fronte si può trovare l’esposizione di un pittore del luogo. Con le luci accese e gli addobbi Natalizi, questo paese ha un qualcosa di fatato veramente. Dopo una visita ai negozi, proseguo la passeggiata, attraversando di nuovo il fiume, nell’altra piazza di Moena, Piaz de Sotegrava con bellissimi alberghi e negozi ed in fondo, in un angolo, una grappoteca molto caratteristica mi colpisce particolarmente con i suoi prodotti tipici. Da quì si può prendere Strada Salejada (chiamata così per la pavimentazione in selciato), e raggiungere il rione Ciajeòle, il più antico. E’ arrivato il buoi e tutte le luci del paese si sono accese, a me è rimasta da visitare la grande chiesa in alto che ho visto appena arrivata a Moena, Chiesa San Vigilio. Percorro tutta la strada che conduce in alto alla chiesa, be, non è tantissima. Da quì si ha una bellissima visuale sul paese ma la chiesa al suo interno l’ho trovata un po buia, sicuramente di giorno con la luce che entra dalle finestre avrà un’altro aspetto.
CURIOSITA’
A Moena si trova il rione Turchia, in merito ci sono varie ipotesi. La più probabile risale alla presenza di un antico torchio per il lino . La più affascinante che, dopo la sconfitta dei Turchi a Vienna, un soldato per tornare in patria attraversò il Passo San Pellegrino ma cadde esausto, venne salvato e sfamato dagli abitanti del rione che da allora furono chiamati Turchi. Comunque da allora i primi di Agosto si fa una Festa di Turchia e il Martedì Grasso quì si incontrano Sultani e Odalische.
A Moena tutti gli anni, a Fine Gennaio, Parte la grande competizione di sci di Fondo la Marcialonda e mentre stavamo tornando a casa, perché la nostra vacanza giungeva al termine, abbiamo assistito alle prove generali ed ai preparativi per la competizione che si teneva il giorno dopo.
Il paese è molto amato dai Gourmet perché questa è la patria del Puzzone di Moena e noi non potevamo non assaggiarlo. Si tratta di un formaggio dall’odore pungente, ma ne ho sentiti di peggio, dalla pasta non troppo dura e dal sapore che ricorda i prati di montagna
DOVE SI TROVA
Moena si trova in provincia di Trento, nella Val di Fassa, a poco più di 1.100 metri di altezza, circondato dalle Dolomiti e da grandi pascoli.
Arrivati a Moena troverete le indicazioni per il grande parcheggio a pagamento, attenzione che il centro ha delle restrizioni per le automobili. Qui nel parcheggio c’è una costruzione particolare che ospita l’Ufficio Turistico dove potrete prendere tutte le informazioni per visitare Moena, la Fata delle Dolomiti.
DOVE ALLOGGIARE
Anche quì a Moena, come a Canazei, all’uscita del parcheggio si trova l grande tabellone con tutti gli alberghi presenti e la loro disponibilità, il recapito telefonico e località. Potrete contattarlo direttamente appena arrivati e ricordate che dopo le 16.00 sicuramente ne troverete uno che vi farà un buon prezzo.
COME ARRIVARE
Chi dovrà raggiungere Moena in Auto, deve prendere l’Autostrada A22 Modena-Brennero, uscendo a Egna/Ora e seguendo le indicazioni sulla SS 48 delle Dolomiti. In Treno, scendere a Trento, OraAuer o Bolzano e proseguire in Autobus.
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