Eccomi qui nuovamente a parlarvi del Borgo di Calcata, spero di non essere noiosa nel presentarvi un secondo post ma l’andare alla scoperta di Curiosità a Calcata mi fa tornare in dietro negli anni, il passeggiare nel Parco mi fa risentire i profumi di un tempo passato, di quando andavo nel bosco a raccogliere ciclamini e cercare castagne, quando dal ponte di Mazzano Vecchio risalivo il bosco fino a raggiungere Monte li Santi. In questo post voglio parlarvi di Calcata ma soprattutto del perché è così amata dagli stranieri, perché molte persone si sono trasferite in questo piccolo borgo abbandonando le loro città o i loro paesi di origine?
Calcata è un comune Italiano di circa 900 abitanti che si trova nel Lazio all’interno del Parco Valle del Treja a circa 45 Km da Viterbo ed a 4 da Mazzano Romano.
Calcata è un borgo medioevale fortificato costruito su di un’isola di roccia circondata da una fitta vegetazione che costituisce il Parco Valle del Treja. L’unico modo per accedere al borgo è tramite l’antica doppia porta ad arco. Arrivati sulla piazzetta principale si può ammirare la chiesa con all’interno un’acquasantiera del XVI secolo, da qui si diramano varie stradine tra le vecchie case del borgo, dove potrete trovare le tante botteghe artigiane, i vari ristoranti, sale da tè dove trascorrere una piacevole giornata. Può interessarvi anche Calcata, 7 Curiosità da non perdere
Nel Palazzo Baronale, adiacente alla chiesa, si possono ammirare le mostre di pittori e artisti del luogo, oltre ad essere la sede del Parco Valle del Treja. Qui potrete trovare gli opuscoli con i sentieri da percorrere nel bosco, oppure potrete prenotare una visita guidata ai vari siti archeologici presenti nel luogo.
Guardando il borgo dal ponte sulla strada provinciale, sembra quasi che le case si fondino con il tufo, costituendo un corpo unico. Al di sotto di quasi tutte le case del Borgo di Calcata sono presenti delle grotte collegate tra loro da piccoli tunnel che passano sotto le stradine di pietra del paese. La presenza di alcuni tempietti Etruschi fa pensare che nell’antichità Calcata sia stata un luogo di culto.
Nella piazza principale di calcata si possono ammirare tre troni di tufo scolpiti dallo scultore Costantino Morosin.
Quando il borgo di Calcata fu dichiarato inagibile, gli abitanti del luogo costruirono le loro case più a monte costituendo Calcata nuova e, con il passare degli anni il borgo si ripopolò, arrivarono a calcata persone che fuggivano dalla città per trovare un angolo di paradiso immerso nel verde, e forse lo hanno trovato. Un luogo dove ritrovare la loro spiritualità, la magia, la cultura, un luogo dove poter aprire le finestre e respirare a pieni polmoni di fronte ad un muro vi verde intenso degli alberi ed il cinguettio degli uccelli, ed un po di piccioni che a volte possono anche dare fastidio. Un luogo dove non senti rumori di auto e clacson, perché il borgo è completamente pedonale, un luogo dove ancora si possono fare due chiacchiere con il vicino di casa o andare ad una mostra o un evento dove ritrovarsi con tutto il paese come in una grande famiglia.
Nel Borgo di Calcata vivono persone provenienti da diverse parti del mondo, ma fondamentalmente Calcata è una grande famiglia, una famiglia composta da circa 50 anime, e come tutte le famiglie che si rispettano litigano, festeggiano, si amano e si odiano ma nei momenti di difficoltà ci sono, tutti per tutti. Quindi Calcata dal paese Hippy e anticonformista si è trasformato in un nucleo familiare, una comunità di artigiani, artisti, studiosi e qualche hippy che questa parola l’ha scolpita nella mente e nel Cuore.
Una delle occasioni più particolari che offre uno spettacolo irresistibile per i bambini di giorno e gli adulti di notte è sicuramente la festa di Halloween in cui il piccolo borgo di calcata si trasforma, compaiono ragnatele e ragni, zucche e streghe, mostri e zombi che animano il paese che, devo essere sincera, si presta molto a questo tipo di festa.
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