Cosa vedere a Trevi e le Fonti del Clitunno. Guida per trascorrere una tranquilla giornata nelle campagne umbre tra storia e natura.
La nostra visita a Trevi iniziò per caso, in una giornata di sole, quando decidemmo di trascorrere la giornata libera tra le campagne umbre. Percorrendo la Via Flaminia arrivammo alle Fonti del Clitunno, uno specchio d’acqua limpidissima pieno di storia, e che storia. Ma partiamo dal principio, cioè proprio dalle fonti.
COSA VEDERE A TREVI E LE FONTI DEL CLITUNNO
LE FONTI DEL CLITUNNO
Uno specchio di acqua sorgiva di circa 400 mt è ciò che ne rimane adesso delle importanti fonti del clitunno. Un tempo, importante porto per Roma, grazie al fiume completamente navigabile. A causa di forti terremoti ed inondazioni varie, il grande fiume disperse le sue acque ed ora, ciò che ne rimane è questo specchio di acqua cristallina con una molteplicità di specie animali e vegetali. In questi diecimila metri quadrati di vegetazione, ci si può rilassare anche nelle calde giornate estive, grazie al fitto fogliame del pioppo cipressino. I salici piangenti vi coccoleranno con il loro sfruscio, quando sarete sdraiati nei verdi prati con il solo suono delle anatre e dei cigni che nuotano nel laghetto.
Arriviamo nel piccolo parcheggio di fronte le Fonti del Clitunno. Pagato il biglietto di 3 euro si ha la possibilità di passeggiare all’ombra degli alberi o prendere un pò di sole sui prati. Una cascatella al di sotto del manto stradale, conduce l’acqua sorgiva che alimenta il laghetto, nello stesso. Un’acqua cristallina dal color verde permette di vedere il fondo del lago ricco di vegetazione. Dei cigni nuotano o passeggiano liberamente. I pesci sembra che si possano prendere con le mani, da quanto le acque sono limpide.
Questo è il luogo ideale per trascorrere un pomeriggio in tranquillità, ma ricordatevi, quì non si possono introdurre cibo e bevande, quindi niente pic-nic.
Anche Giosuè Carducci, ammaliato da questo luogo, ne scrisse l’ode “Alle Fonti del Clitumno”.
Più a valle delle Fonti del Clitunno si trova il Tempietto del Clitunno, opera a cavallo tra la fine dell’impero e gli arbori dell’epoca cristiana.
LA LEGGENDA
La curiosa leggenda dei buoi che immergendosi nelle fonti del Clitunno divennero ancora più canditi. Una leggenda che ha a che fare con il mito del Dio Clitunno, divinità che affonda le sue radici nella religione preromana e forse ha origini autoctone.
DOVE SONO
Sulla via Flaminia a Campello dul Clitunno Pg. Per informazioni http://www.fontidelclitunno.it
COSA VEDERE A TREVI E LE FONTI DEL CLITUNNO
Poco distante dalle Fonti del Clitunno, arroccato sul monte in posizione strategica, sorge la cittadina di Trevi. Percorriamo la stretta via che, pian piano si arrampica sul monte per raggiungere il borgo. Il panorama da quì è molto bello, si può ammirare tutta la vallata. Trevi viene denominata la città dell’olio e percorrendo la strada che conduce al paese si capisce il perché, tanti alberi di ulivo la costeggiano.
UN PO’ DI STORIA
Circa l’origine del suo nome, innumerevoli sono le ipotesi. Da chi sostiene che il nome derivi da un incrocio di strade: TRI-VIUM. A chi sostiene che gli antichi abitanti erano dediti al culto di Diana, dea della caccia, chiamata anche Diana Trivia, a chi sostiene che il nome derivi dall’umbro TREBEIT, agglomerato urbano. Quel che è sicuro è che un tempo il paese sorgeva in pianura, in località Pietrarossa, dove sono rinvenuti resti archeologici e dove, in prossimità della via Flaminia e sulle rive del fiume Clitunno ebbe una grande rilevanza storica. Fu sede Vescovile sino al 1059. Successivamente a causa di continui attacchi e terremoti vari, i Trevani abbandonarono l’antico sito per stabilirsi sulla collina dove sorge ora.
DOVE PARCHEGGIARE
La zona dove abbiamo parcheggiato è vicina a Piazza Garibaldi. Quì si trova un grande parcheggio a pagamento proprio al di fuori della porta di ingresso al borgo e al Teatro Clitunno.
COSA VEDERE A TREVI e le Fonti del Clitunno
Abbiamo trovato Trevi molto ben organizzata a livello turistico. La cosa che ci è piaciuta maggiormente è il percorso che hanno creato per far visitare tutte le attrazioni del paese “Seguendo le Orme”. Infatti seguendo le orme che troverete al di fuori di ogni sito storico potrete visitare il borgo. Troverete la mappa con tutte le descrizioni di ciò che andrete a vedere al di fuori dell’Ufficio informazioni a Piazza Mazzini.
Cosa vedere a Trevi e le Fonti del Clitunno è un post che ho voluto fare perché spesso si pensa ai viaggi, solo quando si visitano paesi al di fuori dell’Italia, invece è importantissimo conoscere ed amare anche ciò che il nostro paese ha da offrire. L’Italia è un paese ricco di storia e di natura e in questo articolo “cosa vedere a Trevi e le fonti del Clitunno” lo dimostra pienamente.
Camminare per il centro storico è stato veramente piacevole, ogni angolo sa regalarti momenti di storia e scorci da fotografare.
Quì di seguito troverete la lista dei siti da vedere. Non tutti a mio parere, possono essere di gran interesse, ma, anche conoscere le piccole cose del paese che si sta visitando è molto interessante.
- PORTA DEL LAGO: antica porta principale della seconda cerchia di mura. Così chiamata perché anticamente affacciava su di un piccolo stagno che serviva per proteggere le mura.
- TEATRO CLITUNNO: costruito nel 1874. Conserva all’interno il capolavoro di Domenico Bruschi.
- DISEGNO MONOCROMO: raffigura la favola di Atteone, eroe mitologico Greco allevato da Chirone e divenuto cacciatore. Fu mutato dalla dea Diana in cervo, per aver ammirato le nudità della dea durante un bagno.
- CHIESA DI SAN GIOVANNI: sia la facciata che l’interno rivelano un intervento neoclassico. STORIA: in tempi non troppo remoti, a sinistra sedevano le linguacce e a destra i cornuti. questo sostenevano le donne che di quà erano costrette a passare.
- AFFRESCO DEI SS. PROTETTORI: la scena raffigura la madonna con gli angeli ed i principali santi della città
- LA PIAZZA: Piazza Mazzini, per secoli è stato il centro della vita politica, economica, sociale e religiosa del comune. Quì troverete l’ufficio informazioni.
- LA TORRE: sorta nel XIII secolo quale emblema delle libertà comunali. E’ il simbolo del comune di Trevi.
- PALAZZO COMUNALE: il primitivo edificio del seicento .
- OSPIZIO: sede dell’antico ospizio con chiesa, affidato ai padri cappuccini, da tempo sconsacrata.
- PORTA DEL MORTO: esempio di Porta del Morto, come tante se ne possono vedere a Trevi. Sono attaccate alla porta principale d’ingresso, rimaneva murata fino a quando non veniva utilizzata per l’uscita dalla casa della bara con il morto.
- PALAZZO VALENTI: questo palazzo dei conti Valenti è sicuramente la più bella abitazione rinascimentale di Trevi.
- CHIESA DI SAN FRANCESCO: costruzione gotica della seconda metà del XIV secolo.
- TORRIONE CIRCOLARE: sulla seconda cerchia di mura. Costruito nel XII secolo è stato poi riempito. Bellissimo è il panorama che si gode da questo punto. Si può ammirare il convento San Martino, il monte Serano, il monte Brunette ed il Subasio.
- CONVENTO DI SAN FRANCESCO: la più antica letteratura francescana narra che un giorno nel 1213, S. Francesco predicò nel luogo dove sorge il convento.
- SANTA REPARATA: torrione del XV secolo incastonato nella seconda cerchia di mura. All’interno fu ricavata la piccola chiesa a Santa Reparata o Liberata.
- ANTICA PORTA: resti di una delle antiche porte che si aprivano nella primitiva cerchia di mura.
- PALAZZO MANENTI: un’elegante portale con architrave con stemma della famiglia e la scritta” entrerai da ospite, ti intratterrai da amico, uscirai da padrone” che è il motto dell’ospitalità trevana.
- PALAZZO URIGHI: palazzo rinascimentale del protomedico di papa Sisto IV.
- PALAZZO DELLA PREPOSITURA VALENTI: fondato nel 1650, ha un importante portale con sopra loggia.
- PALAZZO PARRIANI.
- EX CHIESA DI SAN FILIPPO NERI, originariamente casa privata che il sacerdote Antonio Costa donò ai padri filippini di Trevi.
- PALAZZO APPROVATI, di una nobile famiglia.
- RESTI DELLA ROCCA, EDIFICATA NEL SECOLO XV.
- PALAZZO PETRONI.
- CASA RICCARDI
- PALAZZO LUCARINI, con il portale principale del XVI secolo.
- CHIESA DI SANT’EMILIANO, situata sulla sommità del monte dove un tempo sorgeva il tempio di Diana Trivia.
- PALAZZO URIGHI, costruito nel 1469.
- PALAZZO MANENTI.
- BOTTEGHE MEDIEVALI, antiche botteghe artigianali.
- PALAZZO SALVI, ora casa parrocchiale.
- CASA DEL ‘400.
- PALAZZO CICCAGLIA.
- IL CAMPANILE, costruito nel 1926 ove sorgeva l’antica torre campanaria.
- CONVENTO DI SAN BARTOLOMEO, l’antico portale sormontato da un affresco del ‘400 rappresentante l’annunciazione.
- EX CHIESA DI SAN PIO, fino al 1620 ospitò il convento dei Domenicani.
- PORTICO DEL MOSTACCIO, antica porta della primitiva cerchia di mura di Trevi.
- PALAZZO NATALUCCI, restaurato nel xviii secolo. fino alla metà del XVI fu il quartiere degli ebrei.
- OSPEDALE DI SAN GIOVANNI.
- VILLA FABRI: una villa d’epoca , affrescata e ben mantenuta, che ospita diversi eventi durante l’anno. Una vista mozzafiato sulla vallata.
Quì termina il giro del borgo di Trevi, una passeggiata tra le vie di questo paese ricco di storia e di eventi. Naturalmente andando all’ufficio informazioni potrete trovare tante altre informazioni in merito a questa cittadina.
I punti di interesse sono diversi, ma la passeggiata non risulterà troppo impegnativa e con circa 1 ora potrete ammirare tutto il borgo.
Spero vi sia di aiuto per la vostra passeggiata nella città di Trevi, buona visita.
Per informazioni varie http://www.treviturismo.it/