E come promesso sono qui a parlarvi dell’Avana, una città che desideravo visitare da anni, come tutta Cuba del resto, una città che conserva il fascino del passato e mantiene ancora i segni della rivoluzione, che continua, e continuerà ad affascinare chi la visita grazie alla sua architettura coloniale, alle auto d’epoca che sfrecciano sulle strade, alle signore che fumano il sigaro in vestiti colorati con la speranza di ricevere qualche pesos per una foto, la musica che esce dai centri ricreativi e dai locali dove puoi consumare un Mojito e ballare.
Il centro dell’Avana è abbastanza raccolto quindi non occorre spostarci con l’automobile per visitare le varie piazze e monumenti storici importanti; abbiamo utilizzato un mezzo di trasporto invece per arrivare a piazza della Rivoluzione e visitare la fabbrica di sigari. Quì di seguito vi parlerò delle cose importanti che siamo riusciti a vedere ma come sempre ce ne sono altre che non abbiamo avuto il tempo e che invece avremo voluto visitare.
Sicuramente la cosa che ci ha affascinato maggiormente è stata camminare per l’Habana Vieja dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ma andiamo per gradi, cosa visiteremo all’Avana:
El Malecòn
Sicuramente vi stupirà quello che vi dirò in questo momento ma purtroppo non sono rimasta affascinata da questo posto, non so, non mi ha trasmesso molto e la colpa è dovuta alle condizioni meteo.. Abbiamo visitato l’Avana in una giornata di cielo completamente coperto, quindi passando per il Melacon non abbiamo trovato nessuno del luogo, non cerano i bambini che si tuffavano dalla scogliera, non cera la musica, non cera il tramonto di cui tutti parlano, cerano solamente i bellissimi palazzi color pastello e in lontananza l’imponenza del Castillo e dei palazzi che lo precedono.
Centro Habana, Prado
Percorrendo proprio Paseo del Prado, il più suggestivo viale della capitale in cui i palazzi dai colori pastello e le colonne dei portici si affacciano su un grande giardino alberato che concede un po di refrigerio nelle calde giornate cubane, quì oltre a rinfrescarsi si può ammirare l’artigianato locale, ascoltare la musica ed ammirare qualche avanero che balla all’ombra degli alberi, arriviamo, con qualche deviazione per ammirare il museo della rivoluzione, al Capitolio che è un’imitazione del Campidoglio di Washington. Il monumento è il simbolo della città ed ospitò il parlamento fino al 1959 è ora in restauro per tornare sede del governo cubano. In un giardino di fronte al capitolio, attorniato da alte palme, troviamo la statua dell’eroe nazionale, Josè Martì, scolpito a Roma da un blocco di marmo di Carrara.
Plaza della Catedral
La prima piazza che abbiamo visitato, siamo arrivati da Calle Empedrado e subito si è aperto ai nostri occhi uno scenario bellissimo, la piazza acciottolata con l’imponenza della Catedral de San Cristobal e le sue scalinate, sulla destra, e su di esse due signore con i vestiti coloniali sedute in attesa di turisti, di fronte , sotto le arcate del Palacio del Conde Lombrillo una signora è intenta a leggere la mano . Ci dirigiamo a Calle Empedrado per vedere il famoso locale “la Bodeguita del Medio”, questa è la strada più viva ed affollata della zona, tanti turisti ma anche tanti cubani che cercano di venderti qualche cosa per rimediare pochi spicci, per noi, che per loro invece equivalgono a giorni di stipendio.
- Catedral de San Cristobal, una bellissima chiesa in stile barocco da colori chiari , monumento nazionale di Cuba considerata fra le più belle del continente Americano. Costruita nel 1748 dai padri Gesuiti e poi terminata nel 1777 dai francesi, secondo una credenza non provata storicamente, conservò la salma di Cristoforo Colombo. La facciata della chiesa l’ho trovata molto più bella dell’interno.
- Di fronte alla cattedrale troviamo il Museo dell’arte coloniale, è il più antico palazzo della piazza, che contiene un’ampia esposizione di mobili, lampade e porcellane risalenti ai secoli XVII e XIX.
- I due palazzi con il porticato ad archi ospitano delle mostre di dipinti e fotografie.
- Bodeguita del Medio, il famoso bar dove Hemingway beveva il suo mojito, un piccolo bar con un bancone di legno invaso dai turisti che vogliono assaggiare la famosa bevanda amata dallo scrittore, al costo di 6 pesos cubano (circa 6 euro).
Da qui ci dirigiamo a Calle Obispo, la via più turistica e animata dell’Avana Vecchia, che inizia in plaza dell’Armas e termina di fronte al famoso locale Floridita, dove potrete assaggiare il famoso daiquiri. Tra i locali più interessanti abbiamo trovato il Taquechel, l’antica farmacia e drogheria che vende prodotti naturali cubani, un negozio di parrucchiera ed estetista per curiosare sul loro modo di lavorare e tantissimi altri negozi che vanno dalla biancheria ricamata ad una sorta di alimentari e locali dove si balla.
Plaza dell’Armas
Poi ci siamo diretti a Plaza dell’Armas per riposarci un po all’ombra degli alberi del giardino con in sottofondo la musica cubana che proveniva dal locale di lato al Palacio de los Capitanes Generales, un bellissimo palazzo in stile coloniale con un patio all’interno che ospita la statua di Cristoforo Colombo, il pavimento di fronte al palazzo è fatto di un lastricato di pietra lucida molto bella. Nelle vicinanze di Plaza dell’Armas potrete ammirare:
- Il Palacio de los Capitanes Generales, sede del Museo de la Ciudad.
- Casa de la Obra Pia, grande palazzo con un portale barocco scolpito in spagna.
- La Casa de los Arabes, la prima scuola della città.
- Calle Oficios, una via restaurata ricca di negozi e musei tra cui quello delle auto d’epoca, è la seconda via più caratteristica dell’Avana.
- Castillo de la Real Fuerza il castello del 500 con un fossato tutto intorno, Progettato per difendere la città dagli attacchi dei pirati.
- Il palacio del Segundo Cabo, attaccato al Castillo, residenza del vicegovernatore Spagnolo.
Plaza San Francisco
Da quì, proprio tramite Calle Oficios , arriviamo a Plaza de San Francisco e la prima cosa che ci colpisce è proprio la bella chiesa in marmo bianco con l’imponente campanile e di fronte alla chiesa la bella fontana con i leoni, Fuente de los Leones. Anche quì possiamo ammirare delle donne in vesti d’epoca che vendono oggetti per le vie. Lì e nelle vicinanze vedremo:
- La Basilica Menor de San Francisco de Asis, costruita nel 1580 per ospitare una comunità di francescani.
- La Fuente de los Leones in piazza san Francesco che un tempo serviva per per rifornire le navi , che arrivavano nel vicino porto, di acqua potabile.
- Museo del Rum a Calle San Pedro, che ospita la dimostrazione, con immagini e modelli, che spiegano la produzione dell’Havana Club, la marca più famosa di rum a Cuba.
- Lonja del Comercio, ex sede della borsa, un antico palazzo con una cupola sulla quale svetta la statua di dio mercurio.
- El Caballero de Paris, e voi vi chiederete ” chi è?” E la statua che si trova nelle vicinanze della chiesa, il suo vero nome è Josè Maria Lopez Lledin che arrivo a l’Avana all’età di 12 anni ed era divenuto un vagabondo stravagante molto conosciuto all’Avana, si narra che toccargli contemporaneamente la barba, il dito ed il piede porti fortuna, non so se sia vero ma alla statua di bronzo che lo raffigura, tanta fortuna non la sta portando anzi, i tre punti continuamente toccati si stanno logorando sempre più, comunque anche noi non abbiamo resistito.
Plaza Vieja
Prossima tappa per noi è Plaza Vieja, riportata all’aspetto originario da un recente restauro. Bellissimi i palazzi con gli enormi portici con colonne, ma i miei ragazzi sono stati attirati immediatamente dalla statua di bronzo di un enorme gallo con una zampa sola cavalcato da un’amazzone nuda che ha in mano una enorme forchetta, è l’opera di un artista cubano. Il palazzo più importante è la Casa del Code Jaruco in cui soggiornava una contessa scrittrice, oggi il palazzo ospita un’esposizione d’arte.
Plaza de la Revolution
Con l’automobile siamo arrivati a Piazza della Rivoluzione, il principale centro politico e amministrativo della città. Anche se non posso dire che è una bella piazza, i palazzi che si affacciano su di essa non sono ne eleganti, ne storici, ma sicuramente ha un grande valore storico e simbolico: infatti fu lo scenario della prima manifestazione popolare. Sulla facciata dei palazzi le sculture in bronzo di Fidel Castro e Che Guevara guardano la piazza e di fronte a loro si può ammirare il monumento a Josè Martì, una torre a stella di 109 piani, in marmo e che al suo interno ha un’ascensore che conduce alla cima per ammirare il panorama dell’Avana. Di fronte si può ammirare la statua dell’eroe. Al parcheggio della piazza, oltre ai numerosi autobus si possono trovare tante automobili d’epoca che aspettano il turista. Un bell’acquazzone ci coglie mentre siamo proprio nel mezzo della visita alla piazza ma non ci preoccupa più di tanto.
Fabbrica dei sigari
Da quì la nostra visita all’Avana prosegue con la fabbrica di sigari, ci hanno condotto alla Tabacuba Corona al Galiano Street 93 , ingresso 10 cuc e per me è stata veramente una cosa interessantissima, ci hanno mostrato le fasi di produzione dei sigari, fatti completamente a mano e spiegato un po come funzionano gli stipendi e premi per i lavoranti, vengono pagati 12 cuc al mese però hanno la possibilità di prendere 10 sigari al giorno per uso personale che alcuni decidono poi di vendere a nero per raccimolare qualche soldo in più, ogni sigaro lo vendono a 3 cuc, naturalmente di nascosto.
Nella nostra visita alla città abbiamo avuto occasione di pranzare al ristorante un po fuori Avana in cui abbiamo mangiato molto bene ma abbiamo speso una enormità, come si dice da noi ” abbiamo preso una sola”, comunque anche queste sono esperienze.
La nostra migliore Pina Colada mai bevuta è stata quella in un locale sulla strada che dall’Avana ci riportava a Varadero.
Le cose da vedere a l’Avana sono moltissime e vano anche in base agli interessi personali, ci sono molti musei che vale la pena visitare, fermarsi in un locale tra le vie della città per ballare e rilassarsi, assaporare la tranquillità e la gioia dei bambini che si divertono nel Malecon, il lungo mare, in una bella giornata di sole e molto altro, però per fare questo dovrete dedicare qualche giorno in più a questa città.
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